Ho conosciuto Antonio Bragato, nato in Germania ma friulano con pelle e capelli, alla ProWein 2025. È un gestore di ristorante di successo a Berlino, ma già 20 anni fa si è unito a Gianni Maccari, che per anni è stato cantiniere presso Livio Felluga e da tempo gestisce la sua azienda vinicola Ronco della Rocca. L'agronomo e enologo laureato è considerato uno dei più esperti esperti di viticoltura del Friuli. Questa conoscenza dei suoi 12 ettari di vigneti, così come delle parcelle in affitto, e la precisione radicale nell'esecuzione di ogni fase del lavoro caratterizzano lo stile chiaro e la qualità affidabile dei vini che Antonio Bragato crea lì insieme a lui.

A partire dalla vendemmia 2019 inizia una nuova era per Bragato. Da allora la coppia punta su una selezione ancora più rigorosa delle viti più vecchie provenienti dalle posizioni più fresche e migliori. I risultati della "Nuova Edizione" possono davvero essere visti e gustati. Sono ancora più radicali in complessità e finezza.

Nei vini bianchi di Antonio sono presenti in modo impressionante tutti gli elementi – acidità, valori di pH bassi, estratti opulenti, succosità, ricchezza aromatica –. Allo stesso tempo, i vini, nonostante la loro ricchezza, risultano freschi, vivaci ed eleganti.