Una delle sfide più entusiasmanti per i responsabili dell'azienda. A metà degli anni '80 iniziò il progetto di creare un vino di altissima qualità e prestigio dalla più famosa e diffusa varietà bianca al mondo. Il vigneto San Francesco fu piantato nel 1985 da Lucio Tasca nella parte bassa del pendio, su un terreno che, grazie a uno strato attivo più profondo e a una freschezza particolare dovuta a un minor deflusso delle acque piovane, risultava più fertile rispetto ai terreni medi di Regaleali.

Assaggiato per l'ultima volta nel 2023 e necessitava ancora di parecchia aria. Ciò indica la longevità di questo vino.

Il materiale clonale proviene in parte dalla Borgogna. La superficie coltivata si estende su circa 5 ettari con uno schema di impianto di 2,60 metri per 1,20 metri (3.200 piante per ettaro) a un'altitudine di 520-532 metri. Si tratta di un terreno notevolmente profondo e ben strutturato, ma le radici non si spingono oltre i 70 centimetri di profondità.

La fermentazione delle uve avviene in botti di barrique da 350 litri in rovere francese, di cui il 70% legno nuovo e il 30% legno usato per la seconda volta, con batonnage quotidiano per i primi 10-15 giorni, poi settimanale per gli altri 8 mesi di affinamento. 

Il Chardonnay è un vitigno a maturazione molto precoce, che a Regaleali di solito matura tra la fine di agosto e l'inizio di settembre, con solo lievi variazioni da annata ad annata.